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IL MIO MOSTRO DI HALLOWEEN

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  Qualche tempo fa vi avevo raccontato di Belfagor, il mio mostro interiore, la mia ansia che a fasi alterne si impossessa di me mandandomi nel pallone. Ho cercato nella maniera più chiara e semplice di spiegarvi come fosse normale e naturale soffrirne, come fosse una sorta di difesa che la nostra mente mette in campo, come a volte è giusto controllarla e altre invece farsi guidare.  Per quel post ho ricevuto tanti complimenti, attestati di stima, condivisioni ma tante sono le cose che invece non vi ho detto. Non potuto o non ho voluto descrivervi l'altra parte della medaglia, la paura, il cuore in gola, la mente che si offusca. Ho scelto coscientemente di non farlo perchè quei momenti non fanno parte della mia ansia, quei momenti hanno un altro nome, si chiamano ATTACCHI DI PANICO, sono un altro mostro. Qualche volta, quando sei ancora inesperto li puoi confondere, qualche volta sbagliando fai di tutta l'erba un fascio e chiami tutto ansia, a volte preferisci credere che siano

IL SECONDO FIGLIO....PARTE SECONDA (DOPO LA NASCITA)

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Ammettiamo non è tutto oro quello che luccica! Ed è cosi che oggi mi trovo a fare un resoconto di questi dieci mesi con un secondo figlio, delle crisi, le paure, le differenze che ho notato.... Ma iniziamo con ordine, molti mesi fa vi avevo parlato di come la scelta di aver un secondo figlio non fosse proprio da tutti condivisa, di come per molti amici fosse una follia e di come io ritenessi che per un bambino avere un fratello fosse un gran regalo. Quel post  , rileggendolo oggi, mi rendo conto che era pieno di speranza, di entusiasmo per l'arrivo di una nuova vita, di positività visto che il mio primo figlio era stato così angelico e bravo. La realtà? Lorenzo è terribile.    Ricordavo le notti con Francesco, tre in tutto, come un'esperienza mistica, il bambino raggomitolato su di me, l'alba che spuntava e ci trovava abbracciati. Con Lorenzo invece le notti sono molte di più (più che le notti le albe visto che lui è solito svegliarsi alle 4) e un po' di magia l'han

ANCORA TU.....MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIU'...

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 Il prossimo due settembre avrei potuto festeggiare un anno di stop dal blog e invece eccomi qui, molto prima di questo anniersario a scrivere. Cos'è successo in quest'anno? E' stato uno strano periodo, un anno di cambiamenti, un anno di dubbi, un anno passato tra pannolini, ansia, umori pessimi, covid, quarantena e paure. Un anno in cui ho quasi pensato di chiudere il blog, non perchè non mi abbiate fatto sentire il vostro affetto ma perchè noto online molta omologazione, tutti i blog sembrano essere uguali, tutte le foto patinate e bellissime, tutti i commenti acidi ed estemporanei.   I social rimandano immagini che con la realtà non hanno nulla a che fare, le famiglie sono tutte perfette, i bambini tutti angeli scesi dal paradiso, le blogger non fanno altro che accontentare il pubblico dicendo e facendo vedere ciò che il pubblico vuole, c'è una corsa alla crescita del profilo, una guerra per accaparrarsi questa o quella collaborazione e...naturalmente a chi scrive pe