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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

IL PRIMO COMPLEANNO

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Sembra ieri quando esausta dalla pancia e dalla gravidanza, mi lamentavo del mio piccolo che non ne voleva sapere nulla di nascere, eppure è passato un anno, un lungo anno di cambiamenti, pannolini, pappe, pianti e tante nuove cose. Avete capito bene, il mio bimbo tra soli quattro giorni compirà un anno e noi siamo in preda al delirio da preparativi. Ho deciso di organizzare una festa a tema DANIEL TIGER , un cartone animato che il mio bambino adora, ma che evidentemente adorano in pochi visto che pochissimi sono i gadget presenti sul mercato, e così ho iniziato a preparare gadget da sola o a programmarne la realizzazione. Risultato? Una settimana d'inferno. La torta la farò io, volevo fare la faccia di Daniel, ma ho optato per una torta rettangolare con tutti i personaggi del cartone animato. Alle spalle del tavolo un quadro fatto appositamente per il mio bambino da un'amica, che ritrae appunto Daniel e i suoi amici, un palloncino personalizzato , una composizione a numero 1

IL MIGLIOR MOMENTO DI OGNI GIORNATA

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Le giornate da neo mamma sono davvero pesanti, ci sono giorni in cui tutto va liscio, giorni in cui il bambino è nervoso, malaticcio, giorni in cui ha la diarrea o almeno così ti sembra, giornate interminabili in cui non vuole dormire, non ti lasciare fare niente ti insegue e vuole solo stare in braccio ( e nel caso mio il bimbo non è esattamente una piuma). Ma anche in giornate infernali, anche quando vorrei solo scappare c'è sempre un barlume di luce, un momento che è irripetibile, un momento che non cambierei con nessun altro....il miglior momento di ogni giornata . Il mio e del mio piccolo è il pomeriggio, quando dopo pranzo ci mettiamo sul divano, leggiamo una fiaba ( cosa che facciamo da qualche giorno) e lui piano piano si addormenta, capita anche che dopo la storia non dorma ancora, allora lo stringo forte a me, facciamo due passi e lui crolla tra le mie braccia, io piano piano lo adagio sul divano e mi metto accanto, dormiano abbracciati e lui ogni tanto si sveglia, mi

L'OMBRA DELLA TANTO TEMUTA FEBBRE

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Qual'è la paura di ogni madre? La febbre del proprio bimbo. Da quando è nato il mio piccolo non ho fatto altro che misurargli la febbre un giorno si e uno no. Prima arrivano le vaccinazioni e via con la febbre per due giorni, poi la prima influenza, poi la gola arrossata e poi la febbre di crescita. C'è da dire mie care amiche che i bimbi hanno una temperatura molto diversa dalla nostra, un po' più alta dato che normalmente va da 36.5 a 37.5 e quindi ogni volta che sentiamo il nostro bambino caldo probabilmente non è altro che un piccolo innalzamento dovuto alla digestione, dovuto al fatto che ha giocato, urlato e pianto fino al momento prima. Inoltre c'è da dire che il bambino stia nella stessa stanza del termometro almeno 5 minuti perchè la temperatura non sia sfalsata. Ma nonostante queste informazioni, nonostante sappia ogni nozione relativa alla febbre, nonostante consideri la febbre una cosa positiva perchè il bambino sta reagendo, resta il grande terrore di leg

SHOPPING COMPULSIVO

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Vi ho sicuramente già detto che sono una persona abbastanza oculata, non sono affatto quella che si può definire una spendacciona, un po' perchè mi sento in colpa, un po' perchè a dire il vero non ho mai sguazzato nell'oro ma da quando è nato il mio piccolo sono caduta nella SINDROME DELLO SHOPPING COMPULSIVO, una malattia che ti viene solo quando diventi mamma e ti affusca il cervello e saresti anche disposta a prendere i soldi delle bollette per acquistare maglioncini e cappellini al tuo piccolo. Mi spiego meglio, i bimbi naturalmente hanno bisogno di tante cose, crescono in fretta e velocemente gli abiti non gli vanno, ma io non parlo di quello, io parlo del di più, dell'inutile, del secondo o terzo paio di scarpe, del terzo giubbotto, del quinto cappello. Io ammetto di essermi iscritta a tutti i siti di shopping online, sono iscritta kiabi, a h&m, oviesse, zalando e amazon, acquisto spesso da idexe, okaidi, io bimbo, chicco e brums, e non riesco a smettere. I ba

15 OTTOBRE, IN RICORDO DEI BIMBI NON NATI

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Ieri è stato un giorno molto importante nel mondo per moltissime donne, la giornata mondiale dei bimbi mai nati. La giornata in cui si ricordano quelle vite che il mondo non ha voluto o che comunque non hanno avuto la forza di conquistarsi un posto in questa cruenta e a volte bellissima vita. Per molte donne questa giornata, indetta solo da pochi anni, è un giorno di grande conforto e ungiorno in cui ricordare e pensare ad un bimbo che per un po di tempo ha vissuto con noi ed è stato nostro. Io come vi ho già raccontato ho avuto un'esperienza di gravidanza di 3 settimane andata male e spesso penso a quel bimbo/a, a come sarebbe stato, a chi avrebbe assomigliato e pensare che quando l'ho perduto non era neppure un bimbo...pensate invece a quelle mamme che perdono i bambini al 5 mese, addirittura a fine gravidanza o alla mia amica che ne ha persi due in una volta. Io stimo chi ha indetto questa giornata, stimo tutte le donne che ieri nel mondo hanno acceso una candela per i loro

LA MORTE NEL CUORE..

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Pochi giorni fa, una mia amica mi ha chiamata per farmi sapere che si sentiva incinta, non aveva fatto test per scaramanzia ( in passato ha avuto tanti aborti) ma se lo sentiva e così aveva prenotato una visita ginecologica di lì a pochi giorni. Abbiamo parlato tanto e non era esattamente il momento giusto per fare un bimbo, ne ha uno di quasi due anni, non ha molto aiuto e un altro bimbo le rivoluzionerebbe davvero la vita ma...fatto sta che se ci fosse sarebbe il benvenuto. I giorni sono passati e il giorno della tanto agognata visita è arrivato, io le ho mandato il mio in bocca al lupo e la sera lei mi ha risposto che erano due gemelli, ma purtroppo non c'era il battito per nessuno dei due. Una tragedia a mio dire, io sono stata male solo per non essere riuscita a portare avanti la fecondazione, solo per un piccolo incidente che neppure si può definire aborto, e lei ora aveva due bambini in corpo, due piccoli esserini senza vita e l'unico modo per affrontare la situazione e

IL LEONE SI È ADDORMENTATO (SOLO MOMENTANEAMENTE)

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È dura, veramente molto dura la vita, più di quanto si possa immaginare quando si è adolescenti e non si vede l'ora di diventare grandi. Il lavoro non c'è, grande problema dei giorni nostri, i soldi, i conti da pagare, barcamenarsi con le difficoltà quotidiane, la casa, i problemi di coppia ed è così che la grande favola dell'essere grandi finisce in frantumi. Non siamo in una bella puntata di un telefilm, non ci sono le difficoltà che nel giro di 45 minuti (durata media di una puntata) si risolvono. Bisogna essere leoni, questo vorrei insegnare a mio figlio, ma la capacità di ruggire e nel contempo mordere non è di tutti, io ad esempio con il tempo ho imparato ad essere furba ma soprattutto cattiva. Gli anni vanno avanti, gli ostacoli sono tanti e la vita un pochino ci incattivisce e questo un po' è triste ma è anche l'unico modo per sopravvivere. Fino a qui il mio post sembra un preambolo ad una puntata di Wayword Pains ma in realtà tutto questo l'ho detto sol