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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

IL REGALO PIU' GRANDE CHE HO FATTO A MIO FIGLIO

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Diciamolo, ho parlato in passato male del ruolo dei nonni e non ho cambiato idea, diventare nonni vuol dire trasformarsi in un essere tollerante e votato a viziare il proprio nipotino, anche se si è stati i genitori più severi al mondo. Ma questo non vuol dire che non sia una figura importantissima nella vita di un bimbo. Francesco con i nonni Io sono stata una bambino molto fortunata perchè non solo ho conosciuto e vissuto i miei nonni per buona parte della mia vita, ma anche perchè ho avuto la fortuna di conoscere addirittura tre bisnonne. Di una purtroppo, la mamma di mia nonna paderna, non ho grandi ricordi, forse l'ho vista una sola volta nella vita, ma delle altre due ho ricordi abbastanza vividi. Nonna Cecilia, la mamma di mia nonna materna, l'ho vista un po' di volte ero piccola, credo sia morta che io avevo circa tre anni, ma di lei per quando ferma in un letto ricordo il viso e alcuni avvenimenti. Nonna Mafalda, la  madre di mio nonno materno, invece ri

MACCHININE, INCUBO E DELIZIA

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Credo che Francesco si sia appassionato alle macchine prima che compisse un anno, si sa a tutti i bambini maschi vengono regalate ma il mio bambino la prima volta che ha visto un automobilina ha cambiato sguardo, è stato quasi un colpo di fulmine.  Devo dire che anche mio marito adora le auto, è un appassionato di formula 1, guarda tutti quei programmi, solitamente su DMAX in cui acquistano, sistemano, modificano, vendono auto, e Francesco di conseguenza ha acquisito un po' della sua passione. Ma quella del mio piccolo non è solo un amore, è un'ossessione. Acquistiamo macchinini in ogni luogo in cui andiamo, la nonna ci ha regalato un camion che contiene circa 30 automobilini ma non riesce a contenere tutte quelle che ha Francesco. Poi per quanto lui ami le auto, tutte le auto, le sue preferite restano quelle di Cars e in particolare Saetta Mc Queen, e questo vuol dire che al momento abbiamo visto Cars 1 2 e 3 circa mille volte, abbiamo organizzato un compleanno a

PARTENZE CON I BIMBI

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Viaggiare a mio modesto parere è una delle cose più belle che si possa fare, vedere posti nuovi, fare esperienze mai fatte e soprattutto ritagliarsi un po' di tempo per conoscere. Naturalmente è anche un hobby costoso e che non tutti possono permettersi ma, a volte, ciò che frena le famiglie a partire non è tanto il lato economico ma più il problema bambini. Quando si deve intraprendere uno spostamento, chi ha uno o più bambini vive la difficoltà di organizzarsi, di gestire il piccolo e soprattutto di alleggerire il viaggio il più possibile. Ma per quanto questi siano aspetti da valutare, io credo che non debbano essere un freno, infatti la mia esperienza è che i bambini devono essere educati a viaggiare così come sono educati a fare tante altre cose. So di famiglie che rinunciano a fare viaggi per paura che i bambini possano star male, non si adattino, siano troppo strapazzati o peggio perchè reputano di non riuscire a gestirli in auto, aereo o mezzi pubblici. Mia madre ad

LIBERTA' DI NON SCEGLIERE IL NIDO

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La nascita degli asili nido si fa risalire in Italia addirittura al 1850 a Milano, dove venne istituito un Ricovero per lattanti che servisse alle operaie che dovendo lavorare vi lasciavano i propri bambini,   ma è solo nel 1971 che la legge 1044/71 istituì legalmente gli asili nido come li conosciamo noi.  Non è un caso che siano proprio questi gli anni della legalizzazione di queste strutture, perché sono anche gli anni della contestazione giovanile e delle donne che sempre più spesso decidono di lavorare e di non fare solo le mamme. Ormai gli asili nido si sono perfettamente integrati nella nostra quotidianità e anche paesi piccoli, come quello in cui vivo io, ne hanno più di uno, anche se nel nostro caso tutti privati. E’ giustissimo che queste strutture ci siano ovunque e trovo molto democratico che una donna possa lasciare con tranquillità il proprio figlio mentre torna al suo ruolo di lavoratrice , necessario o per cui ha tanto studiato.  Però devo anche dire che,

FESTA DELLA MAMMA

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Domenica è stata la festa della mamma ma è stato anche il giorno della comunione di mio nipote Luca e così mi sono goduta la famiglia e ho preferito non scrivere o pubblicare nulla sui social network. Ma nonostante sia passato un giorno, mi sembra doveroso comunque parlare di questa festa. Quando ero bambina questa ricorrenza si festeggiava l'8 di maggio, qualche anno fa invece è stato deciso che dovesse capitare sempre di domenica e si è optato per la seconda domenica del mese. Devo dire che per me, forse perchè sono una nostalgica, la Festa della Mamma è rimasta l'otto, questo era il giorno in cui recitavo la poesia, portavo la letterina a mia mamma e passavamo la giornata a giocare (e se andava bene mia mamma preparava anche un buonissimo dolce).   Da due anni e mezzo però questo giorno è anche il mio, non sono ancora abituata a festeggiarlo e Francesco, non andando ancora all'asilo, non porta ancora a casa lavoretti o letterina. Quindi per me è un giorno ancora

I CAPRICCI, L'ARMA DI RICATTO DI OGNI BAMBINO

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I bambini piangono dal primo momento che vengono al mondo (anche se io Francesco non l'ho sentito piangere quando è nato e questo mi ha spaventata molto), piangono quando sono più piccoli per fame e sonno, e cominciano a farlo più grandicelli perchè capiscono che può essere un'ottima arma per avere ciò che desiderano.   E quando realizzano ciò, inizia la lunga via dei capricci che esattamente non so quando finisce ma quando lo capisco ve lo faccio sapere. Il mio bambino non è particolarmente capriccioso, essendo un bimbo che non va all'asilo, che passa molto tempo con me e non essendo particolarmente viziato, diciamo che non posso consideralo tra i più capricciosi che esistano. Ma nonostante questo, anche lui ha iniziato da qualche mese a fare i capricci e mettere alla prova la nostra resistenza. Uno studio condotto qualche tempo fa dall’università di Toronto, ha scientificamente dimostrato come il pianto di un bambino sia in grado di togliere concentrazione a

LIBERTA' DI ESPRIMERSI

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Non sono una di quelle mamme molto liberali, lo ammetto, mia mamma mi chiama Hitler. Ma devo anche dire che se non sono molto elastica per quanto concerne l'educazione, gli orari di nanna e alimentazione, sono davvero molto free per quanto riguarda i giochi e i pasticci. il mio cuoco preferito Adoro che Fracesco cucini, che giochi con acqua, tempere e plastilina, non mi preoccupa affatto che mi sporchi l'intera casa o che alla fine del gioco lui sia da mettere in lavatrice o da strizzare. Non so se questo dipende dal fatto che io amo i giochi fantasiosi, che sia un amante delle sperimentazioni o sia un retaggio della mia vita da teatrante. Qualunque sia la motivazione, io sono una fan sfegatata della libertà di esprimersi!! francesco mentre dipinge Il mio piccolo reagisce a questo mio atteggiamento chiedendomi sempre più spesso di cucinare, cosa che io faccio molto e che quindi lui vede fare spesso,  mi chiede di usare la plastilina e crea dei "MAPPAZZONI&

CAMBIO VESTE E RICOMINCIO

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Gli accadimenti delle vita, spesso e volentieri, entrano nel blog e qualche volta è come se mi costringessero a non scrivere e così questo angolo di paradiso che mi sono ritagliata diventa un angolo buio. Di natura non sono un'incostante, forse lunatica, testarda sicuramente, ma non posso definirmi incostante. Eppure oggi, rinnovando questo blog, cambiandogli abito, ridefinendo colori, dimensioni e caratteri di scrittura, mi sono ritrovata di fronte a vecchi post ma anche a tanti buchi temporali . Ho fatto un'analisi veloce e ho capito che questi ultimi anni sono stati per me un continuo ricominciare, sono un'amante degli inizi lo sapete, ma ho dovuto spesso ricominciare non perchè mi piacesse ma perchè la vita mi ha messo a tappeto. Ed è così che ho capito che io a tappeto non voglio andarci più, non voglio rialzarmi, voglio restare in piedi, traballante, ammaccata ma in piedi .....e da qui ricomincio con questo blog (che se mi seguivate prima, proverete cambiato leg