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OSPEDALE

Ho  discusso proprio in questi giorni con il mio compagno della questione ospedaliera in Italia e in particolare dalle nostre parti....Secondo me il grande problema di molti centri medici è che non ci sono referenti, il paziente o i suoi parenti hanno a che fare ogni giorno con medici diversi e tutti portano la loro diagnosi che spesso non collima con quella dei colleghi e cosi' si crea nella mente del paziente una confusione tale che spesso porta allo sconforto. Io non voglio entrare nel merito della medicina, io credo fortemente nella ricerca, nei medicinali e nelle cure.... naturalmente quando servono, ma spesso si pecca di tatto, di leggerezza e di protagonismo negli ospedali. Come vi ho detto nel precedente post, sono stata da poco all'ospedale con il mio piccolo e non vi nascondo che nonostante abbia avuto un ricovero brevissimo, non sono mancati i momenti di sconforto e questo non era dovuto a ciò che aveva il mio piccolo o all'ansia accumulata ma bensi' dalla c

RIPRENDERE....RIPRENDERSI

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È  passato un po' di tempo  dall'ultima volta che ho scritto,  quasi un mese, e  riprendere non è  mai stato così difficile e  non perché non avevo cose da dire  ma perché forse erano troppe,  perché avevo bisogno di sedermi al tavolino e  riordinare le idee ma non ne avevo ne il tempo ne la voglia. Sono state settimane complicatissime,  forse nei miei 34 anni di vita,  ho vissuto davvero pochissimi momenti  così difficili.  Ma cominciamo dall'inizio....  Era un semplice giorno,  un giorno come tanti altri,  il mio bimbo si è  svegliato leggermente  accaldato e così siamo rimasti a  casa.  Verso le 13,  il piccolo aveva una vera e  propria  febbre e  così gli ho dato  la tachipirina.  Il  mio amore ha mangiato,  dormito e  verso le 16  si è  svegliato  veramente bollente,  la  febbre era 39.8...spaventata gli ho dato  un'altra tachipirina e  gli ho bagnato la testa  ma...dopo solo 10  minuti il bimbo ha buttato la testa indiretto e  ha cominciato a  tremare.  CONVULSION

ASSENZA PER MOTIVI DI FAMIGLIA

Quando a scuola si facevano delle assenze, non dico ingiustificate ma per motivi non validi o comunque personali, si era soliti scrivere sulla giustificazione MOTIVI DI FAMIGLIA. Ebbene mie care amiche, anch'io è qualche giorno che non scrivo e voglio giustificarmi con voi dicendovi che davvero la mia motivazione è quella famigliare, ho organizzato la festa del mio piccolo, ho avuto mia mamma a casa e questo ha comportato una grande rivoluzione nelle nostre giornate famigliari e poi il piccolo ha preso il raffreddore esattamente a tre giorni dal grande evento e via libera a supposte, aerosol, spray e naturalmente, come è giusto che sia, tanta preoccupazione. Finalmente oggi, dopo due giorni di assestamento, sono tornata a voi. Avete sentito la mia mancanza? Io ho sentito la vostra, tante sono le cose di cui avrei voluto parlarvi, ad esempio avere i nonni per casa è davvero uno strazio per noi mamme, viziano i piccoli, li rimpinzano di cibo, li giustificano per tutto e non fanno al

IL PRIMO COMPLEANNO

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Sembra ieri quando esausta dalla pancia e dalla gravidanza, mi lamentavo del mio piccolo che non ne voleva sapere nulla di nascere, eppure è passato un anno, un lungo anno di cambiamenti, pannolini, pappe, pianti e tante nuove cose. Avete capito bene, il mio bimbo tra soli quattro giorni compirà un anno e noi siamo in preda al delirio da preparativi. Ho deciso di organizzare una festa a tema DANIEL TIGER , un cartone animato che il mio bambino adora, ma che evidentemente adorano in pochi visto che pochissimi sono i gadget presenti sul mercato, e così ho iniziato a preparare gadget da sola o a programmarne la realizzazione. Risultato? Una settimana d'inferno. La torta la farò io, volevo fare la faccia di Daniel, ma ho optato per una torta rettangolare con tutti i personaggi del cartone animato. Alle spalle del tavolo un quadro fatto appositamente per il mio bambino da un'amica, che ritrae appunto Daniel e i suoi amici, un palloncino personalizzato , una composizione a numero 1

IL MIGLIOR MOMENTO DI OGNI GIORNATA

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Le giornate da neo mamma sono davvero pesanti, ci sono giorni in cui tutto va liscio, giorni in cui il bambino è nervoso, malaticcio, giorni in cui ha la diarrea o almeno così ti sembra, giornate interminabili in cui non vuole dormire, non ti lasciare fare niente ti insegue e vuole solo stare in braccio ( e nel caso mio il bimbo non è esattamente una piuma). Ma anche in giornate infernali, anche quando vorrei solo scappare c'è sempre un barlume di luce, un momento che è irripetibile, un momento che non cambierei con nessun altro....il miglior momento di ogni giornata . Il mio e del mio piccolo è il pomeriggio, quando dopo pranzo ci mettiamo sul divano, leggiamo una fiaba ( cosa che facciamo da qualche giorno) e lui piano piano si addormenta, capita anche che dopo la storia non dorma ancora, allora lo stringo forte a me, facciamo due passi e lui crolla tra le mie braccia, io piano piano lo adagio sul divano e mi metto accanto, dormiano abbracciati e lui ogni tanto si sveglia, mi

L'OMBRA DELLA TANTO TEMUTA FEBBRE

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Qual'è la paura di ogni madre? La febbre del proprio bimbo. Da quando è nato il mio piccolo non ho fatto altro che misurargli la febbre un giorno si e uno no. Prima arrivano le vaccinazioni e via con la febbre per due giorni, poi la prima influenza, poi la gola arrossata e poi la febbre di crescita. C'è da dire mie care amiche che i bimbi hanno una temperatura molto diversa dalla nostra, un po' più alta dato che normalmente va da 36.5 a 37.5 e quindi ogni volta che sentiamo il nostro bambino caldo probabilmente non è altro che un piccolo innalzamento dovuto alla digestione, dovuto al fatto che ha giocato, urlato e pianto fino al momento prima. Inoltre c'è da dire che il bambino stia nella stessa stanza del termometro almeno 5 minuti perchè la temperatura non sia sfalsata. Ma nonostante queste informazioni, nonostante sappia ogni nozione relativa alla febbre, nonostante consideri la febbre una cosa positiva perchè il bambino sta reagendo, resta il grande terrore di leg

SHOPPING COMPULSIVO

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Vi ho sicuramente già detto che sono una persona abbastanza oculata, non sono affatto quella che si può definire una spendacciona, un po' perchè mi sento in colpa, un po' perchè a dire il vero non ho mai sguazzato nell'oro ma da quando è nato il mio piccolo sono caduta nella SINDROME DELLO SHOPPING COMPULSIVO, una malattia che ti viene solo quando diventi mamma e ti affusca il cervello e saresti anche disposta a prendere i soldi delle bollette per acquistare maglioncini e cappellini al tuo piccolo. Mi spiego meglio, i bimbi naturalmente hanno bisogno di tante cose, crescono in fretta e velocemente gli abiti non gli vanno, ma io non parlo di quello, io parlo del di più, dell'inutile, del secondo o terzo paio di scarpe, del terzo giubbotto, del quinto cappello. Io ammetto di essermi iscritta a tutti i siti di shopping online, sono iscritta kiabi, a h&m, oviesse, zalando e amazon, acquisto spesso da idexe, okaidi, io bimbo, chicco e brums, e non riesco a smettere. I ba

15 OTTOBRE, IN RICORDO DEI BIMBI NON NATI

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Ieri è stato un giorno molto importante nel mondo per moltissime donne, la giornata mondiale dei bimbi mai nati. La giornata in cui si ricordano quelle vite che il mondo non ha voluto o che comunque non hanno avuto la forza di conquistarsi un posto in questa cruenta e a volte bellissima vita. Per molte donne questa giornata, indetta solo da pochi anni, è un giorno di grande conforto e ungiorno in cui ricordare e pensare ad un bimbo che per un po di tempo ha vissuto con noi ed è stato nostro. Io come vi ho già raccontato ho avuto un'esperienza di gravidanza di 3 settimane andata male e spesso penso a quel bimbo/a, a come sarebbe stato, a chi avrebbe assomigliato e pensare che quando l'ho perduto non era neppure un bimbo...pensate invece a quelle mamme che perdono i bambini al 5 mese, addirittura a fine gravidanza o alla mia amica che ne ha persi due in una volta. Io stimo chi ha indetto questa giornata, stimo tutte le donne che ieri nel mondo hanno acceso una candela per i loro

LA MORTE NEL CUORE..

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Pochi giorni fa, una mia amica mi ha chiamata per farmi sapere che si sentiva incinta, non aveva fatto test per scaramanzia ( in passato ha avuto tanti aborti) ma se lo sentiva e così aveva prenotato una visita ginecologica di lì a pochi giorni. Abbiamo parlato tanto e non era esattamente il momento giusto per fare un bimbo, ne ha uno di quasi due anni, non ha molto aiuto e un altro bimbo le rivoluzionerebbe davvero la vita ma...fatto sta che se ci fosse sarebbe il benvenuto. I giorni sono passati e il giorno della tanto agognata visita è arrivato, io le ho mandato il mio in bocca al lupo e la sera lei mi ha risposto che erano due gemelli, ma purtroppo non c'era il battito per nessuno dei due. Una tragedia a mio dire, io sono stata male solo per non essere riuscita a portare avanti la fecondazione, solo per un piccolo incidente che neppure si può definire aborto, e lei ora aveva due bambini in corpo, due piccoli esserini senza vita e l'unico modo per affrontare la situazione e

IL LEONE SI È ADDORMENTATO (SOLO MOMENTANEAMENTE)

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È dura, veramente molto dura la vita, più di quanto si possa immaginare quando si è adolescenti e non si vede l'ora di diventare grandi. Il lavoro non c'è, grande problema dei giorni nostri, i soldi, i conti da pagare, barcamenarsi con le difficoltà quotidiane, la casa, i problemi di coppia ed è così che la grande favola dell'essere grandi finisce in frantumi. Non siamo in una bella puntata di un telefilm, non ci sono le difficoltà che nel giro di 45 minuti (durata media di una puntata) si risolvono. Bisogna essere leoni, questo vorrei insegnare a mio figlio, ma la capacità di ruggire e nel contempo mordere non è di tutti, io ad esempio con il tempo ho imparato ad essere furba ma soprattutto cattiva. Gli anni vanno avanti, gli ostacoli sono tanti e la vita un pochino ci incattivisce e questo un po' è triste ma è anche l'unico modo per sopravvivere. Fino a qui il mio post sembra un preambolo ad una puntata di Wayword Pains ma in realtà tutto questo l'ho detto sol

I FIGLI SONO ANCHE I VOSTRI?

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Alcune volte mi chiedo io il mio piccolo con chi lo abbia fatto..Da circa 10 mesi io ho rinunciato a tutto, non lavoro, passo il tempo con il piccolo, riordino casa, ho pochissimo tempo per me stessa, sono in disordine e non riesco neppure a fare una pipì da sola...ma in compenso faccio il lavoro più bello del mondo la mamma. Ma poi mi guardo intorno e se la mia vita è così cambiata, quella del mio compagno sembra essere sempre uguale, lui si sveglia, fa colazione, va al lavoro, torna la sera, si lava, cena, guarda la tv. La domenica segue la formula 1, il moto mondiale o il calcio, vive sul divano, sonnecchia. Ma il figlio è anche suo? Per far si che mi dia una mano, mi dia il cambio per permettermi un bagno caldo, giochi con suo figlio mentre io faccio pipì, è necessario un test di paternità? Lui si giustifica dicendo che lavora, che il bimbo è piccolo, che necessita della mamma ma in realtà secondo me ancora non si sente padre. Per carità sente la nostra responsabilità, in particola

LA SOLITUDINE...

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Dopo tanti post corti e leggeri, mi ritrovo qui a parlare di un argomento serio, sono passati 8 mesi dalla nascita del mio bimbo e ogni tanto la mia vista si appanna,  ogni tanto sono cosi' stanca che vorrei sparire e mi passa per la mente qualunque cosa, fare la valigia nasconderla nel'armadio dell'ingresso e una volta tornato mio marito....scappare via, uscire con la scusa del latte, prendere lavaligia e non tornare piu'. Penso stendendo i panni che potrei cadere, peso che la vita prima era piu' semplice e nulla mi legava a nessun posto. Perchè vi dico questo? A volte siamo portate a pensare che il peggio sia passato, che dopo i primi mesi di rodaggio con il neo arrivato tutto tornerà a posto ma a volte a posto non torna. Esiste una solitudine dentro di noi che non scompare, si nasconde in un angolo e al primo momento di sconforto, alla prima febbre del bambino, alla prima settimana senza dormire per i dentini....esce fuori. Ci fa paura, lo ammetto, ma ci tiene co

IL BOX

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Abbiamo comprato da pochi giorni un box, sotto consiglio di mia mamma, per il piccolo erede. Beh, da quando gioca li' dentro non solo noi ci possiamo permettere di riposarci un po' ma lui è iu' indipendente e ogni giorno intraprende nuove conquiste. Ora mie care amiche, se siete in dubbio sde acquistarlo o meno, lasciatevi dire che per me è davvero un'invenzione senza precedenti, naturalmente non pensiate che da subito il bambino stia in gabbia senza proferire parola, piangerà, non imparerà subito a gestire gli spazi, vorrà vedervi, si annoierà e passerete settimane a sollevarlo per poterlo far stare affacciato. Ma poi un giorno, senza un motivo apparente, vostro figlio si solleverà da solo, metterà le mani sui manici e alzerà il suo corpicino mettendosi in piedi e voi sarete le mamme piu' felici del mondo,coe se aveste messo al mondo un genio. Io ora vi scrivo e il piccolo Chicco è nel box, s solleva, ioca, prova abbassarsi per prendere i giochi e poi si rialza, ca

PAPAPAPAAAAAAA

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Sono mesi che io e il mio piccolo proviamo a dire la sua prima parola, che naturalmente dev'essere mamma, ci esercitiamo a dire MA, a dire MMMMMMM, a dire AAAAA e alla fine oggi il mio principino, dopo una settimana a fare suoni sconosciuti, dice PAPAPAPAAAAA. Ora io non vorrei fare appello alla giustizia divina ma io ho una cicatrice che m divide da parte a parte, ho subito violenza ostetrica, passo 24 ore su 24 con lui, ho lasciato il lavoro, mi agito per ogni colpo di tosse o lamento e....lui che fa dice papà. E' ASSURDO E INGIUSTO! Prima ho voluto credere che dicesse pappa ma visto che lo dice rivolgendosi al mio compagno, mi sembra oggettivo che lo vuole chiamare. Figli ingrati, tu fai tanto per loro e loro dicono papà!!!!

UNA MADRE LO SA

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Sono mancata per un po' di tempo, causa computer rotto e non vi nascondo una certa apatia. Proprio di quest'ultima cosa ho deciso di parlarvi quest'oggi, l'apatia, quell'ansia dovuta alla nascita di un bambino, alla sua richiesta continua della nostra presenza e a qual desiderio alcune volte di poter tornare alla vita di prima. Miei cari neo genitori, inizialmente solo a pensare alle rinunce che avevo fatto, a quanto fosse bello lavorare, a come mi mancasse la vita da ragazze e a come mi sentissi in trappola, mi sentivo in colpa....io avevo desiderato tanto questo bimbo, lo amavo più della mia stessa vita, eppure a volte lo avrei lasciato lì e sarei scappata. Poi parlando con altre persone ho scoperto che è un problema comune, non c'è da vergognarsi e non si è madri peggiori se solo per un secondo si rimpiange il passato, si perde la pazienza o esauste ci si pente di aver fatto un figlio. I nostri angeli, perchè questo sono i nostri bambini, ci perdoneranno per

IL PRIMO DENTINO

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E oggi finalmente facendo bere un po' di acqua al mio piccolo dal bicchiere, abbiamo sentito un piccolo tic, gli ho messo il dito in bocca e ho sentito il suo piccolo dentino. Avete capito bene, sta cominciando a nascere un dentino, un piccolo seghetto che ci metterà un'eternità ad uscire ma che per me rappresenta gli un traguardo incredibile. Sembra ieri che questo piccolo fagottino è arrivato a casa e ora gioca, cerca di mettersi in piedi, si mette sul girello e ora gli è anche spuntato un dentino, il mio bambino sta diventando grande e io neppure me ne accorgo.

BATTESIMO

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La scorsa settimana il mio bimbo si è battezzato, sinceramente non sapevo se fargli fare questo sacramento o meno, negli anni non ho avuto sempre un buon rapporto con la chiesa e quindi attraverso momenti di forte dubbio. Non ho mai pensato che Dio non esista ma penso che tutte le regole della Chiesa siano solo umane e non abbiano nulla di divino. Ci ho pensato un po' e poi con il papà abbiamo deciso di procedere. La mia è una famiglia un po' particolare (come tutte in fondo) e quindi organizzare questo evento è stato più complicato del dovuto, mio padre, mia madre, seconda moglie, nuova figlia, suoceri, nonni, bisnonni. Devo dire che sono state le peggiori settimane dalla nascita del mio bimbo, ero sempre nervosa e arrabbiata ma alla fine siamo riusciti ad arrivare alla fatidica giornata, anche se io ero stressata, piena di bolle e con un orzaiolo nell'occhio. Oggi, a distanza di qualche giorno, rivedendo le foto, mi dico che ho fatto bene a battezzare il mio bimbo, ho fat

IL VACCINO

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Il web, la tv e i giornali non fanno altro che parlare della questione vaccini....farli fare o meno ai bambini, c'è un collegamento tra vaccino e autismo... Quando è arrivato il mio momento devo ammettere che ero molto combattuta, il marito era contrario ai vaccini o per lo meno era spaventato, e io avevo paura di prendermi questa responsabilità ma sapevo anche che andavano fatti e così ho cominciato a documentarmi. Informazioni mie care mamme se ne trovano molto ed è necessario non fermarsi alle prime ma cercare di capire il più possibile. Io alla fine della mia ricerca sono giunta a questa conclusione, la correlazione tra vaccino e autismo non è ancora provato, sono solo ipotesi che si stanno cercando di provare scientificamente, la certezza è solo una che le malattie per cui si fanno i vaccini sono reali e molto difficili da contrastare, visto che le case farmaceutiche non producono più medicinali (visto che ci sono i vaccini). La mia decisione è stata quella di fare tutti i vac

TOSSE...

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La prima malattia di un bambino, per quanto blanda, terrorizza i genitori. Il mio piccolo ha deciso proprio in questi giorni di prendere uno strano virus che sembra giri e che probabilmente ha contratto dal pediatra, febbre, tosse e tanto muco in gola. Capirete che quando si ha a che fare con un bimbo piccolo il muco in gola è una tragedia, infatti non è in grado di sputare, non riesce a tossire e ad espellere il tutto e quindi.....non ci resta che affrontare la situazione con pazienza e tanta calma. Io personalmente ho fatto lavaggi nasali, soluzione fisiologica in aerosol, nella fase più acuta anche un po' di clenil A, tachipirina per la febbre e poi ho sollevato un po' il cuscino della nanna per farlo riposare bene e tossire meno. la durata di questo virus è stata breve, circa 5 giorni, ma la tosse e il muco sono stati presenti per mesi.

LA PRIMA PAPPA

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E così all'improvviso il mio bimbo decide di dire basta all'allattamento, abbandona il seno (con mi grande tristezza) e decide che vuole mangiare, mette le mani nel nostro cibo e ci fa capire chiaramente che ha voglia di pappa. E così abbiamo iniziato a preparare creme  di riso e mai e tapioca, devo dire mie care amiche che non è poi così complicato prepararle ma il bambino potrebbe avere qualche difficoltà con il cucchiaino, quindi attenzione a spruzzi inconsulti e soprattutto a cibo che vola a destra e sinistra. Il mio piccolo solitamente ficca le mani nel piatto e poi se le passa su tutto il viso. Avendo vissuto l'esperienza della prima pappa da sola, voglio darvi un consiglio tenete sempre a portata di mano le salviette umide.

TRE CUORI E UNA CAPANNA

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E cosi' siamo tornati a casa, il 4 novembre, tra imprevisti piu' o meno rilevanti e paura che non facessero uscire il mio piccolo, siamo tornati nella nostra casetta in tre. Ci si aspetterebbe che questo sia per la neo famiglia uno dei momenti piu' belli ma purtroppo non è cosi'! Orde di parenti assatanati di bambini, sono arrivati in casa per vedere il nostro cucciolo, zie con torte, amici con regali, curiosi senza nulla, hanno invaso la casa e naturalmente il nostro sogno di tranquillita'. Care mamme, opponetevi! Le visite al ritorno dall'ospedale sono una violenza e non dobbiamo accettarla, la nuova famiglia ha bisogno di tranquillita', di abituarsi al nuovo esserino, di coccolarsi. Nonostante la mia esperienza non sia stata proprio di pace e serenita', sono comunque arrivata alla sera e finalmente alla notte e mio figlio a cominciato a strillare come un pazzo. Forse i primi tre giorni sono state le uniche nottate del mio piccolo ma devo ammettere che

#BASTATACERE

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Da qualche mese sui social network gira questo hastag #bastatacere proprio relativa al parto, esistono infatti tantissimi parti violenti in cui si ricorre a metodi non proprio ortodossi e naturali per far nascere il bambino il prima possibile senza pensare al benessere suo e della mamma. Bene, il mio parto potrebbe tranquillamente rientrare in questa categoria. Ho frequentato per un mese il corso preparto, mi sono preparata al grande giorno, ero pronta a fare il travaglio a casa e cosi' è stato. Il 31 ottobre alle 23 sono iniziati i primi dolori, non mi sembravano eccessivi ance se non facevano dormire e cosi' non sapendo se si trattasse di travaglio, sono andata in salotto e ho preso il tempo dei vari dolori, alle 4 di notte ho svegliato mio marito e lentamente ci siamo preparati per andare in ospedale. Alle 7 ero in reparto e mi hanno detto che ora già in dilatazione (3 e mezzo di dilatazione) e sono andata con le mie gambe in sala travaglio, alle 13 ero a 9 centimetri

TU CHIAMALO SE VUOI....ABORTO

Le statistiche dicono che cica il 79% delle donne in età da gravidanza,  prima di poter concepire, incorre in un aborto spontaneo e di queste donne il 10% si trova a ripete l'esperienza anche due volte consecutive. Questi sono i dati ma vivere un aborto è un'altra cosa! Come vi ho raccontato nello scorso post, prima di poter rimanere in attesa del mio piccolo, ho avuto anch'io un aborto, io lo chiamo cosi', in realtà il medico ha sempre sostenuto che non si può definire tale ma semplicemente un ovulo fecondato che si è impiantato, è scivolato via, di conseguenza del concepimento o dell'aborto non ha nulla. Fatto sta che nonostante non sapessi di aspettare un bimbo, nonostante stessimo provando solo da un mese e quindi avevamo sospeso la pillola anticoncezionale davvero da pochissimo, nonostante avessi capito che qualcosa non andava viste le perdite per 10 giorni consecutivi, sapere che poteva esserci un bimbo e ora non c'era piu' m ha fatto stare male. Per i

UNA GRAVIDANZA SENZA INTOPPI MA CON TANTA ANSIA

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 Devo ammetterlo, quando ho deciso di avere un figlio con il mio compagno, ci ho messo un po' a sospedere la pillola anticoncezionale, desideravo molto questo bambino, lo desideravo da anni ma un conto è un desiderio e un conto è farlo arrivare. Mi spiego meglio, lo volevamo, ma trovare la forza di sospendere la pillola e farlo arrivare non si è rivelato poi cosi' facile. Quando una cosa accade è piu' semplice prenderne atto ma se sei tu a farla accadere, i dubbi sono tanti. Sarò una buona madre, la storia con il mio compagno durerà, il lavoro, i problemi economici, riuscirò ad educarlo a stare al mondo? Un bambino arriva, tu sai che potrebbe arrivare ma diverso è fare in modo che arrivi (almeno io la penso cosi'). foto scattata da Valentina Festa Dopo un mese, ho trovato il coraggio e l'ho fatto, ho sospeso la pillola, e di li' è stato tutto in discesa. Sapevo che gli effetti degli ormoni sarebbero cessati dopo tre mesi e cosi' ho continuato seren

MI PRESENTO.....

Ho sognato tutta la vita di poter avere una realizzazione personale, una casa bella e accogliente, una persona accanto e naturalmente un FIGLIO. Ecco questa era la mia grande ambizione, poter diventare madre, e non perchè senza non mi sarei sentita donna ma perchè io avevo il senso materno fin dall'infanzia. Tempo ne  è  passato molto, l'università, il lavoro, le storie sbagliate, i trasfermenti di città in città e poi...dopo tanto, finalmente la tranquillità e una persona da amare e cui fare famiglia. Dopo esattamente due anni di storia decidiamo di provare ad avere un bambino, una scelta consapevole nonostante non fossimo sposati ma solo conviventi, e cosi' sospendo la piccola e ci proviamo. Oggi sono madre di un piccolo frugoletto di 4 mesi, l'amore della mia vita, ma anche la mia rivoluzione, la mia preoccupazione, il mio freno. Tatissime le paure, i momenti di sconforto, i pensieri negativi, ma altrettante risate, momenti di felicità e novità.....per tutte queste c