I FIGLI SONO ANCHE I VOSTRI?

Alcune volte mi chiedo io il mio piccolo con chi lo abbia fatto..Da circa 10 mesi io ho rinunciato a tutto, non lavoro, passo il tempo con il piccolo, riordino casa, ho pochissimo tempo per me stessa, sono in disordine e non riesco neppure a fare una pipì da sola...ma in compenso faccio il lavoro più bello del mondo la mamma. Ma poi mi guardo intorno e se la mia vita è così cambiata, quella del mio compagno sembra essere sempre uguale, lui si sveglia, fa colazione, va al lavoro, torna la sera, si lava, cena, guarda la tv. La domenica segue la formula 1, il moto mondiale o il calcio, vive sul divano, sonnecchia. Ma il figlio è anche suo? Per far si che mi dia una mano, mi dia il cambio per permettermi un bagno caldo, giochi con suo figlio mentre io faccio pipì, è necessario un test di paternità? Lui si giustifica dicendo che lavora, che il bimbo è piccolo, che necessita della mamma ma in realtà secondo me ancora non si sente padre. Per carità sente la nostra responsabilità, in particolare quando ci sono i conti da pagare, ma forse non sente di dover nient'altro a noi, se non l'impegno che mette sul lavoro. Devo dire che è frustrante, milioni di donne fino ad oggi lo hanno vissuto mi rendo conto, ma oggi che studiamo, che lavoriamo, che abbiamo la parità dei sessi, non dovremmo essere ugualmente genitori, non dovremmo occuparci entrambi del piccolo nei primi mesi di vita..per carità non dico allattarlo, non dico cambiarlo ma almeno intrattenerlo. Mi giro intorno e la situazione è la stessa, donne frustrate, stanche e a volte depresse, e mariti che non capiscono cosa ci sia che non va, capiscono solo che la moglie da due settimane è troppo stanca per fare l'amore....


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