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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

I CONFRONTI E I PRECONCETTI RENDONO DAVVERO MIGLIORI NOI E I NOSTRI FIGLI?

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Si dice spesso che si diventa madri il giorno stesso in cui appare la linetta sul test e sicuramente è vero, ma i nove mesi che seguono prima di conoscere il nostro bimbo, sono mesi in cui non solo di imparara ad adattarsi ai cambiamenti fisici e umorali, ma si comincia seriamente a pensare a che madri si vuole essere. E come se non bastasse, tutte le persone che ci stanno intorno e che hanno figli sono pronte a darci i loro consigli (il più delle volte non richiesti). E' questo il momento in cui si creano i primi preconcetti e i primi confronti, anche se il nostro piccolo ancora non è al mondo. Si decide che non lo si farà dormire nel letto di mamma e papà mai neppure se dovesse avere la febbre a 45° o al contrario che si opterà per il co-sleeping fino a 18 anni, si decide che lo si allatterà fino alla laurea o che si passerà al latte in polvere a 1 mese. Il pannolino lo toglierà ad un anno, farà la primina e imparerà a leggere a 4 anni, parlerà a 10 mesi e camminerà

"TUTTE BRUM BRUM"...BAMBINI E TECNOLOGIA

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Ammetto di aver riflettuto bene prima di scrivere questo post, poichè l'argomento tecnologia e bambini è davvero molto delicato e anche la mia opiniane non è propriamente lineare. Viviamo in una società che ormai usa la tecnologia di continuo, social network, mail di lavoro, messaggi su whatapp, file inviati, computer, tablet, cellulari. Da qualche anno ci sono addirittura scuole in cui è possibile controllare i voti e l'andamento dei propri figli direttamente da pc.   Ed è normale che in una società come questa, anche i bambini si incuriosiscono e vogliono anche loro sperimentare e usare telefonini ed affini. Francesco ad esempio a circa due anni ha cominciato a chiederci di guardare i video, non so come sia successo, se glieli abbiano fatti vedere i suoi cuginetti più grandi, se io e il papà gli abbiamo mostrato una canzoncina o uno stralcio di cartoni animati. Ma come sia accaduto sia accaduto, ad un certo punto lui ha cominciato a chiederci TUTTE BRUM BRUM, noi n

LA PRIMA INTERVISTA DA MAMMA

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Quando recitavo in teatro mi capitava molto spesso di dover parlare a giornali o a piccole tv dello spettacolo, della mia esperienza, del mio ruolo. Lo stesso mi capitava quando facevo l'insegnate di recitazione, dovevo in maniera sintetica e affascianante spiegare il lavoro fatto, presentare lo spettacolo e far capire perchè avevamo scelto un testo piuttosto che un altro.   Poi piano piano la mia vita è cambiata e quindi queste esperienze hanno lasciato spazio ad altre più legate alla maternità e alla famiglia. Ecco perchè, quando il mese scorso sono stata contattata su instagram da un portale al femminile "Libeomial Il portale delle donne" per un'intervista, sono rimasta molto stupita. Cosa potevo avere io da raccontare, dopo quasi due anni di fermo dal teatro? Loro non volevano l'ex attrice, ex insegnante ed ex regista, loro volevano parlare con la mamma, con la blogger, con la donna che ogni giorno si impegna per far tutto entro l'ora della nanna.

LA DOMENICA E' O NON E' IL GIORNO DEI PAPA'?

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Le mamme come me, che hanno lasciato il loro lavoro per fare le mamme a tempo pieno nei primi anni di vita del loro bambino, intendiamoci che hanno voluto e potuto farlo, non è detto che solo per averlo deciso siamo alla fine della settimana meno stanche. Per questo motivo a volte si attende il sabato o la domenica per dedicarsi un po' a se stesse, per fare quelle cose che il bambino non ci permette di fare e si spera nell'aiuto del papà che finalmente non è al lavoro. Il primo anno di vita diciamo che il pargoletto, per quanto impegnativo, non ci impegna come lo farà dopo (l'ho detto neo mamme preparatevi, l'impegno che ci mettete ora è solo la metà di quello che vi servirà in futuro). Ma da un anno e mezzo in poi, essendo più dimanico, camminando bene e cominciando a parlare, non può essere lasciato solo neppure un minuto e quindi addio smalto, addio maschera, addio lettura di un libro e naturalmente addio piega ai capelli e serie tv. A questo pu

ACQUISTARE ONLINE

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Prima che nascesse Francesco non ero solita acquistare online, lo facevo molto poco, e mi provocava sempre abbastanza ansia. Quando poi sono rimasta incinta, ho cominciato a cercare abiti premaman e così mi sono ritrovata a visitare siti di ogni sorta e a provare ad acquistare proprio da quest'ultimi, un po' per risparmiare, un po' perchè non mi avrebbe comportato di uscire di casa. E così, in solo 9 mesi, è nato il mio amore per gli acquisti online e da allora non ho mai smesso di ordinare. In questi 3 anni,  ho comprato abiti per Francesco, accessori tecnologici, giocattori, seggiolino auto, prodotti estetici, fornetto per l0 smalto semi permanente e tanto altro... In molte quando ho condiviso su instagram una foto di alcuni abiti di KIABI, mi avete chiesto come mi trovassi a comprare direttamente dal pc. Per rispondere a tutti, ho deciso di fare questo post, io mi trovo molto bene, i prodotti mi permettoni di risparmiare, la scelta è sempre molto vasta e le spe

A VOLTE SONO UNA CATTIVA MADRE...

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Ci sono giorni in cui mi sembra che tutto sia cambiato, che io abbia imparato a fare la mamma, che sia io che francesco stiamo diventando grandi, poi arrivano gioeni come questi è capisco che mi sbagliavo. Oggi siamo al secondo giorno di spannolinamento, argomento che affronteremo quando vincerò la lotta contro il pannolino e contro la pipì di mio figlio, e io sono stanca, stressata e demoralizzata. Le mamme che lo hanno già fatto dicono di non mollare, che è troppo presto, e non ho dubbi che sia vero ma il periodo non è dei migliori. Sono sotto stress, ho tante preoccupazioni e questioni da risolvere e a questo si è aggiunta la sudamina di Francesco, una puntura di zanzara che gli ha fatto gonfiare il dito del piede e naturalmente lo spannolinamento. E così oggi, quando Francesco si è rifiutato di fare la ninna pomeridiana, dopo una giornata un po' caotica, io ho reagito male. Abbiamo seguito il ritualo normale ma lui non aveva intenzione di chiudere gli occhi e così sia

GIOCHIAMO.....GIOCO

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Francesco ama tanto giocare, ama le auto (come vi avevo già ampiamente detto) ma anche i pupazzetti dei PJMASK, le costruzioni, i puzzle, oltre naturalmente a tutti i lavoretti e pasticci con pittura e plastilina. Da quando è nato, io ho scelto di passare con lui l'intera giornata e mi sono divisa tra impegni e giochi con lui. Ho sempre adorato giocare con il mio piccolo, da quando era neonato fino ad oggi, e anche lui si divertiva molto tanto che la mattina mi inseguiva per tutta casa, mentre facevo le faccende di casa, e mi chiedeva di giocare. Francesco è sempre stato paziente e io ho sempre dedicato a lui ogni secondo libero, ho scelto giochi educativi, giochi divertenti o semplicemente mi sono lasciata condurre da lui. Ma due mattine fa, questa nostra routine è cambiata, mentre io preparavo la colazione, Francesco è andato in salotto, ha messo tutti i giochi sul tappeto e a cominciato a giocare da solo. Lo sentivo parlare, lo sentivo ridere e sembrava divertirsi tant