DIVENTARE MAMME E' UN PO' CAMBIARSI
Avete letto bene, non ho sbagliato a digitare il titolo di questo post! Diventare madri è una rivoluzione e nessuno che l'abbia fatta lo può negare ma non è solo questo, non cambiamo noi, siamo sempre le stesse persone ma è come se ci mettessimo all'occorenza un altro abito e il modo migliore per dirlo è usare il termine CAMBIARSI.
Tante in questi tre anni di vita di Francesco, ma forse anche prima, sono state le ragazze che ho conosciuto che diventando madri mi dicevano che alla fine non cambiava nulla, che la loro vita era la stessa ma più ricca, che era sufficente organizzarsi, che si poteva fare tutto ma soprattutto che diventare genitore non è annullarsi.
Alcune cose sono vere, tutto si può fare, e avere un figlio non vuol dire trasformasi in un nuovo essere umano e lasciare il bozzolo per diventare farfalla ma amiche mie non ditemi che un cambiamento non avviene.
Sono madre da tre anni e la mia vita è notevolmente rivoluzionata, nulla a che vedere con le mamme social che sono sempre perfette, con tacchi a spillo, pulite, ordinate e con la piega fatta. Ci sono giorni splendidi, giorni che lo sono un po' meno, arrivo sempre a fine serata stanca e affannata, ho la sensazione di non essere riuscita a fare tutto e questo va detto....
Va detto per non illudere tutte quelle donne che madri non sono ancora diventate o che lo sono da poco e non riescono a fare tutto ciò che facevano prima. Noi dobbiamo dire che diventare mamme è una rivoluzione splendida che ci porterà gradualmente (non per il primo anno di vita del bimbo comunque), ad avere due abiti, quello della donna che eravamo, e quello della madre, li scambieremo, li indosseremo insieme, qualche volta useremo solo uno e qualche volta velocemente ci cambieremo per indossare l'altro.
Un giorno avremo la piega fatta e tacchi a spillo per nostro marito o semplicemente per noi, altre volte avremo la tuta sporca di rigurgito, un giorno ci guarderemo allo specchio e ci piaceremo con il nuovo jeans taglia 42 e a volte i nostri capelli non vorranno saperne di stare in ordine e metteremo un cappello per accompagnare il piccolo a scuola (nella speranza di ritagliare un po' di tempo per una piega).
Non voglio dare immagini catastrofiche, tristi o negative, Francesco è la cosa migliore che io abbia fatto nella vita, sono fiera di lui e di noi ogni giorno, ma non raccontatemi che non avete fatto rinunce per i vostri figli, che non avete mai pensato di non farcela o che la vostra vita è identica a prima.
Dirlo non è giusto! Veicoliamo un messaggio sbagliato, un immagine di perfezione che non esiste se non nelle foto patinate di giornali e social. Diventare mamme è un po' cambiarsi e io lo faccio continuamente.
Ho scelto di mettere da parte il lavoro per tre anni, ho volutamente scelto di dedicare tempo a mio figlio, sto ricominciando oggi a lavorare gradualmente e con molto impegno da parte di tutta la famiglia, io e mio marito non abbiamo voluto rinunciare a viaggiare e ci siamo organizzati per viaggiare con il piccolo fin dai suoi 2 mesi in Italia e 9 mesi all'estero (nonostante le nostre famiglie non fosse proprio convinte della scelta) ma non sono i viaggi di quando eravamo solo noi due.
Uscire a cena quando Francesco era neonato non era così semplice, non abbiamo mai rinunciato a farlo e credo sia giusto, ma questo non vuol dire che fosse facile. Un esempio della serata tipo? Ti vesti carina, vai al ristorante, sei la compagna innamorata che sorseggia un drink, in pochi minuti ti trasformi in mamma, il bimbo piange, cambi un pannolino volante nel bagno del ristorante, poi tornavi a chiacchierare amabilmente con tuo marito, poi allattavi perchè il bimbo ha fame, poi dondoli la culla, poi fai un brindisi e forse torni a mangiare.
La vita mi ha fatto il dono più grande che mi potesse fare, un figlio, e io in cambio mi impegno, mi impegno tanto, qualche volta riesco, qualche volta meno, cambio abiti e ruolo continuamente, cerco di fare cose per me ma di non trascurare lui, mi impegno a dare attenzioni a mio marito, cambio e cambierò ancora tanto, non sono infallibile e qualcosa mi sfugge sempre ma posso dire che sono felice.
Tante in questi tre anni di vita di Francesco, ma forse anche prima, sono state le ragazze che ho conosciuto che diventando madri mi dicevano che alla fine non cambiava nulla, che la loro vita era la stessa ma più ricca, che era sufficente organizzarsi, che si poteva fare tutto ma soprattutto che diventare genitore non è annullarsi.
Alcune cose sono vere, tutto si può fare, e avere un figlio non vuol dire trasformasi in un nuovo essere umano e lasciare il bozzolo per diventare farfalla ma amiche mie non ditemi che un cambiamento non avviene.
Sono madre da tre anni e la mia vita è notevolmente rivoluzionata, nulla a che vedere con le mamme social che sono sempre perfette, con tacchi a spillo, pulite, ordinate e con la piega fatta. Ci sono giorni splendidi, giorni che lo sono un po' meno, arrivo sempre a fine serata stanca e affannata, ho la sensazione di non essere riuscita a fare tutto e questo va detto....
Va detto per non illudere tutte quelle donne che madri non sono ancora diventate o che lo sono da poco e non riescono a fare tutto ciò che facevano prima. Noi dobbiamo dire che diventare mamme è una rivoluzione splendida che ci porterà gradualmente (non per il primo anno di vita del bimbo comunque), ad avere due abiti, quello della donna che eravamo, e quello della madre, li scambieremo, li indosseremo insieme, qualche volta useremo solo uno e qualche volta velocemente ci cambieremo per indossare l'altro.
Un giorno avremo la piega fatta e tacchi a spillo per nostro marito o semplicemente per noi, altre volte avremo la tuta sporca di rigurgito, un giorno ci guarderemo allo specchio e ci piaceremo con il nuovo jeans taglia 42 e a volte i nostri capelli non vorranno saperne di stare in ordine e metteremo un cappello per accompagnare il piccolo a scuola (nella speranza di ritagliare un po' di tempo per una piega).
Non voglio dare immagini catastrofiche, tristi o negative, Francesco è la cosa migliore che io abbia fatto nella vita, sono fiera di lui e di noi ogni giorno, ma non raccontatemi che non avete fatto rinunce per i vostri figli, che non avete mai pensato di non farcela o che la vostra vita è identica a prima.
Dirlo non è giusto! Veicoliamo un messaggio sbagliato, un immagine di perfezione che non esiste se non nelle foto patinate di giornali e social. Diventare mamme è un po' cambiarsi e io lo faccio continuamente.
Ho scelto di mettere da parte il lavoro per tre anni, ho volutamente scelto di dedicare tempo a mio figlio, sto ricominciando oggi a lavorare gradualmente e con molto impegno da parte di tutta la famiglia, io e mio marito non abbiamo voluto rinunciare a viaggiare e ci siamo organizzati per viaggiare con il piccolo fin dai suoi 2 mesi in Italia e 9 mesi all'estero (nonostante le nostre famiglie non fosse proprio convinte della scelta) ma non sono i viaggi di quando eravamo solo noi due.
Uscire a cena quando Francesco era neonato non era così semplice, non abbiamo mai rinunciato a farlo e credo sia giusto, ma questo non vuol dire che fosse facile. Un esempio della serata tipo? Ti vesti carina, vai al ristorante, sei la compagna innamorata che sorseggia un drink, in pochi minuti ti trasformi in mamma, il bimbo piange, cambi un pannolino volante nel bagno del ristorante, poi tornavi a chiacchierare amabilmente con tuo marito, poi allattavi perchè il bimbo ha fame, poi dondoli la culla, poi fai un brindisi e forse torni a mangiare.
La vita mi ha fatto il dono più grande che mi potesse fare, un figlio, e io in cambio mi impegno, mi impegno tanto, qualche volta riesco, qualche volta meno, cambio abiti e ruolo continuamente, cerco di fare cose per me ma di non trascurare lui, mi impegno a dare attenzioni a mio marito, cambio e cambierò ancora tanto, non sono infallibile e qualcosa mi sfugge sempre ma posso dire che sono felice.
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