PROPOSITI PER IL 2019....NON ABBIAMO BISOGNO DI NULLA
Quando si chiude un anno solitamente si fa un resoconto delle cose realizzate e di quelle che ancora ci si aspetta di fare, e diciamocelo chiaramente non è mai un conto che si chiude pari. Non abbiamo mai fatto tutto ciò che avremmo voluto, ci sono sempre più cose che si vorrebbero realizzare e sembra che con la chiusura di un anno la percezione degli avvenimenti negativi sia sempre più spiccata rispetto alle cose positive.
Ma è naturale, mi direte, aspirare al meglio, è positivo voler fare sempre di più e auspicabile desiderare che il proprio bimbo stia sempre bene......e avete ragione, è tutto normale ma utopistico. Perchè in fondo così male non c'è poi andata, siamo qui, abbiamo le nostre famiglie, siamo più o meno sani e abbiamo addirittura tempo per lamentarci e fare progetti.
Io gli ultimi mesi del 2018 li ho odiati, lo ammetto, prima ho avuto a novembre il ricovero in ospedale per la mononucleosi di Francesco, poi muco e influenze con una cadenza di circa due settimane, ho ripreso a fare un corso di teatro a dicembre e Francesco ha deciso di riprendere la febbre.
Siamo partiti per le feste e il 30 dicembre cado e mi scheggio il cuboide del piede sinistro, non riesco a camminare, corsa al pronto soccorso, fasciatura e cavigliera per 15 giorni. E per finire in bellezza, come se non mi fosse bastato, il primo dell'anno mia mamma e mio marito con la febbre, il 2 gennaio io con l'influenza (insieme a loro) e naturalmente il 4 gennaio Francesco.
Ora mi direte, con tre mesi così ma tutta sta positività dove la vedi? Ed è qui, in questo delirio da film natalizio di serie B, che una luce mi ha illuminata. Tra un naso moccoloso, un antibiotico al marito e un aerosol al piccolo....ho provato a fare un gioco e voglio proporlo anche a voi.....
E se tutta questa foga di una vita impeccabile, di tranquillità, di una stabilità economica e di perfezione, non ci facesse vedere tutto ciò che in realtà abbiamo, tutti i miracoli quotidiani che ci accadono (e non parlo solo dal punto di vista religioso). Se in nostro sguardo fosse indirizzato sempre a ciò che potevamo avere, che potrebbe succedere o che non abbiamo avuto, senza vedere tutto ciò che in realtà abbiamo.
Qualche esempio? Un osso del piede mi si è scheggiato è vero ma non ero sola, ero a casa di mia madre, non ho dovuto occuparmi di Francesco e della casa, fortunatamente non si è rotto nulla e non ho dovuto mettere il gesso. Questa estate si è rotta la frizione della macchina mentre eravamo in autostrada per andare in vacanza....fortunatamente è successo da fermi, mentre eravamo in fila, non è successo nessun incidente e siamo lo stesso stati in vacanza.
Francesco ha avuto la mononucleosi, malattia fastidiosa ma non grave, e in un mondo di bimbi malati di cose più gravi, lui non ha avuto che un banale virus. E come queste ce ne sono milioni di cose e milioni non ne vediamo, attenti come siano a ciò che non riusciamo ad avere o fare. E allora vi sfido, provate a vedere il lato positivo delle cose...
Io ho 36 anni, ho un bambino di tre anni, un neo marito (mi piace questo termine fatemelo passare visto che siamo sposati solo da un anno) che amo e che mi ama, abbiamo le nostre famiglie accanto, tra alti e bassi stiamo bene tutti e anche quando qualcuno è stato male fortunatamente tutto si è risolto.
Mio figlio ha nonni giovani, ha conosciuto addirittura tre bisnonni e due li ha ancora in vita, è sano, felice, intelligente. Io sono una persona ansiosa, faccio impazzire chi mi sta accanto ma sono tenace, fantasiosa e testarda, cerco di essere un buon genitore, faccio tanti errori ma cerco di migliorarmi sempre. E ogni giorno e dico ogni giorno mi arrabbio, litigo e rido.
Io vivo, tra alti e bassi vivo, e non smetterò di volere di più da me stessa e dagli altri, ma da oggi voglio vedere anche tutto ciò che la vita mi regala con un occhio nuovo perchè rispetto a tante persone io ho già tanto.
Questo è l'unico proposito del 2019..... E voi?
Ma è naturale, mi direte, aspirare al meglio, è positivo voler fare sempre di più e auspicabile desiderare che il proprio bimbo stia sempre bene......e avete ragione, è tutto normale ma utopistico. Perchè in fondo così male non c'è poi andata, siamo qui, abbiamo le nostre famiglie, siamo più o meno sani e abbiamo addirittura tempo per lamentarci e fare progetti.
Io gli ultimi mesi del 2018 li ho odiati, lo ammetto, prima ho avuto a novembre il ricovero in ospedale per la mononucleosi di Francesco, poi muco e influenze con una cadenza di circa due settimane, ho ripreso a fare un corso di teatro a dicembre e Francesco ha deciso di riprendere la febbre.
Siamo partiti per le feste e il 30 dicembre cado e mi scheggio il cuboide del piede sinistro, non riesco a camminare, corsa al pronto soccorso, fasciatura e cavigliera per 15 giorni. E per finire in bellezza, come se non mi fosse bastato, il primo dell'anno mia mamma e mio marito con la febbre, il 2 gennaio io con l'influenza (insieme a loro) e naturalmente il 4 gennaio Francesco.
Ora mi direte, con tre mesi così ma tutta sta positività dove la vedi? Ed è qui, in questo delirio da film natalizio di serie B, che una luce mi ha illuminata. Tra un naso moccoloso, un antibiotico al marito e un aerosol al piccolo....ho provato a fare un gioco e voglio proporlo anche a voi.....
E se tutta questa foga di una vita impeccabile, di tranquillità, di una stabilità economica e di perfezione, non ci facesse vedere tutto ciò che in realtà abbiamo, tutti i miracoli quotidiani che ci accadono (e non parlo solo dal punto di vista religioso). Se in nostro sguardo fosse indirizzato sempre a ciò che potevamo avere, che potrebbe succedere o che non abbiamo avuto, senza vedere tutto ciò che in realtà abbiamo.
Qualche esempio? Un osso del piede mi si è scheggiato è vero ma non ero sola, ero a casa di mia madre, non ho dovuto occuparmi di Francesco e della casa, fortunatamente non si è rotto nulla e non ho dovuto mettere il gesso. Questa estate si è rotta la frizione della macchina mentre eravamo in autostrada per andare in vacanza....fortunatamente è successo da fermi, mentre eravamo in fila, non è successo nessun incidente e siamo lo stesso stati in vacanza.
Francesco ha avuto la mononucleosi, malattia fastidiosa ma non grave, e in un mondo di bimbi malati di cose più gravi, lui non ha avuto che un banale virus. E come queste ce ne sono milioni di cose e milioni non ne vediamo, attenti come siano a ciò che non riusciamo ad avere o fare. E allora vi sfido, provate a vedere il lato positivo delle cose...
Io ho 36 anni, ho un bambino di tre anni, un neo marito (mi piace questo termine fatemelo passare visto che siamo sposati solo da un anno) che amo e che mi ama, abbiamo le nostre famiglie accanto, tra alti e bassi stiamo bene tutti e anche quando qualcuno è stato male fortunatamente tutto si è risolto.
Mio figlio ha nonni giovani, ha conosciuto addirittura tre bisnonni e due li ha ancora in vita, è sano, felice, intelligente. Io sono una persona ansiosa, faccio impazzire chi mi sta accanto ma sono tenace, fantasiosa e testarda, cerco di essere un buon genitore, faccio tanti errori ma cerco di migliorarmi sempre. E ogni giorno e dico ogni giorno mi arrabbio, litigo e rido.
Io vivo, tra alti e bassi vivo, e non smetterò di volere di più da me stessa e dagli altri, ma da oggi voglio vedere anche tutto ciò che la vita mi regala con un occhio nuovo perchè rispetto a tante persone io ho già tanto.
Questo è l'unico proposito del 2019..... E voi?
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