COSA CAMBIEREI DELLA MIA MATERNITA'
Sarà capitato anche a voi di fare qualche volta questo gioco, se tornassi indietro cosa cambierei di un dato evento o periodo. In questo lunedì, simil primaverile, io voglio farlo con voi questo gioco e lo faccio pensando al periodo della gravidanza e i primi mesi di mio figlio.
Perchè proprio di questo periodo? Perchè è un periodo importantissimo nella vita di una donna e perchè, un po' come tutte le mamme, ho la sensazione che avrei potuto godermelo di più e che avrei potuto gestirlo meglio.
Allora iniziamo il gioco:
Se tornassi indietro cambierei queste cose ma lo farei solo perchè oggi so come andrebbe, perchè so cosa vuol dire diventare genitore e perchè, conoscendo cosa mi aspetta, potrei aggiustare il tiro.
In questi mesi mi capita spesso di vedere in giro donne incinte o che hanno appena partorito, che io le conosca o meno, noto che sono sempre così belle, serene, allegre. Sembra incarnino perfettamente la maternità perfetta, quella che farei io se potessi cambiare qualcosa...
Io non mi sentivo così quando ero in attesa, avevo tante paure, preoccupazioni, nonostante abbia avuto una splendida gravidanza, ogni visita mi metteva preoccupazione, speravo che il bimbo stesse bene ed ero sempre attenta ad ogni cambiamento del mio corpo.
Ma allora sono loro che sono mamme consapevoli e tranquille? Sono io che ero agitata e ansiosa? O semplicemente la mia conoscenza di ciò che stanno per vivere, me le fa vedere più traquille di quello che sono?
Ci ho pensato a lungo e ho capito che forse la risposta giusta è proprio quest'ultima. Io so cosa le aspetta, conosco le paure, conosco le gioie che la gravidanza e la maternità gli porterà, così come so che avranno momenti di sconforto e i miei occhi modulano tutto in base a queste conoscenze.
Non esiste la maternità perfetta, così come non esistono donne che non hanno momenti di sconforto, paure e ansie, c'è chi ha più disturbi e chi meno, chi è più maniaca del controllo, chi è più tranquilla, ma quello che accomuna tutte è che in fondo, con il senno di poi, a distanza di qualche anno da questo miracolo della nascita di un figlio, tutte qualcosa lo cambieremmo.
Quando il peggio è passato, quando l'ignoto è un po' più noto, quando il nostro bimbo ormai comincia a parlare e camminare, ci soffermiamo, guardiamo le amiche in attesa e ci chiediamo se forse non ci siamo godute abbastanza la nostra di gravidanza, i nostri primi mesi con il piccolo, la pancia che cresceva, i primi calcetti o i primi sorrisi.
Oggi sappiamo che la vita con quel frugoletto sarà difficile ma bellissima e che quei giorni passeranno veloci e forse vorremmo tornare indietro per poterli godere al meglio...ma la maternità forse è così, nessuno se la gode mai a pieno e come per l'andamento a scuola, alla fine SI PUO' FARE SEMPRE DI PIU' ;)
Foto di Valentina Festa |
Perchè proprio di questo periodo? Perchè è un periodo importantissimo nella vita di una donna e perchè, un po' come tutte le mamme, ho la sensazione che avrei potuto godermelo di più e che avrei potuto gestirlo meglio.
Allora iniziamo il gioco:
- Prima cosa che cambierei della maternità..avrei dovuto fare più foto, ne ho troppo poche con il pancione, ma mi vedevo talmente brutta che non ho voluto farmi fotografare, anche se il mio compagno diceva che gli sembravo bellissima. Quando vedo le ragazze sui social con i loro bellissimi pancioni, penso che ho perso l'occasione di avere quel ricordo e un po' me ne dispiace.
- Avrei dovuto preoccuparmi meno e dare meno importanza dalle cose negative che potevano succedere. Mi sono troppo informata, come spesso faccio, e questo mi ha tolto un po' di magia e mi ha offuscato un po' la bellezza di una vita che cresce dentro.
- Avrei dovuto acquistare più cose per me stessa durante la gravidanza, cuscino da partorienti, collana da allattamento, salopette, ecc
- Una volta nato Francesco, mi sarei dovuta disinteressare alla casa e a tutto ciò che non riuscivo a fare e dedicare il mio tempo solo a lui. La mania di fare tutto mi ha portato invece ad ammazzarmi di lavoro per riuscire a fare quello che facevo e in più a corrispondere a tutte le necessità del piccolo.
- Avrei dovuto non misurare il tempo e coltivare in maniera incondizionata l'allattamento
- Ho curato poco me stessa, ero diventata mamma e non ho pensato che avrei dovuto celebrare questa novità, coccolandomi, facendomi un regalo, concedendomi del tempo.... Invece non ho concesso a me stessa nessun margine DI errore e sono stata inflessibile.
Foto di Valentina Festa |
Se tornassi indietro cambierei queste cose ma lo farei solo perchè oggi so come andrebbe, perchè so cosa vuol dire diventare genitore e perchè, conoscendo cosa mi aspetta, potrei aggiustare il tiro.
In questi mesi mi capita spesso di vedere in giro donne incinte o che hanno appena partorito, che io le conosca o meno, noto che sono sempre così belle, serene, allegre. Sembra incarnino perfettamente la maternità perfetta, quella che farei io se potessi cambiare qualcosa...
Io non mi sentivo così quando ero in attesa, avevo tante paure, preoccupazioni, nonostante abbia avuto una splendida gravidanza, ogni visita mi metteva preoccupazione, speravo che il bimbo stesse bene ed ero sempre attenta ad ogni cambiamento del mio corpo.
Ma allora sono loro che sono mamme consapevoli e tranquille? Sono io che ero agitata e ansiosa? O semplicemente la mia conoscenza di ciò che stanno per vivere, me le fa vedere più traquille di quello che sono?
Ci ho pensato a lungo e ho capito che forse la risposta giusta è proprio quest'ultima. Io so cosa le aspetta, conosco le paure, conosco le gioie che la gravidanza e la maternità gli porterà, così come so che avranno momenti di sconforto e i miei occhi modulano tutto in base a queste conoscenze.
Non esiste la maternità perfetta, così come non esistono donne che non hanno momenti di sconforto, paure e ansie, c'è chi ha più disturbi e chi meno, chi è più maniaca del controllo, chi è più tranquilla, ma quello che accomuna tutte è che in fondo, con il senno di poi, a distanza di qualche anno da questo miracolo della nascita di un figlio, tutte qualcosa lo cambieremmo.
Quando il peggio è passato, quando l'ignoto è un po' più noto, quando il nostro bimbo ormai comincia a parlare e camminare, ci soffermiamo, guardiamo le amiche in attesa e ci chiediamo se forse non ci siamo godute abbastanza la nostra di gravidanza, i nostri primi mesi con il piccolo, la pancia che cresceva, i primi calcetti o i primi sorrisi.
Oggi sappiamo che la vita con quel frugoletto sarà difficile ma bellissima e che quei giorni passeranno veloci e forse vorremmo tornare indietro per poterli godere al meglio...ma la maternità forse è così, nessuno se la gode mai a pieno e come per l'andamento a scuola, alla fine SI PUO' FARE SEMPRE DI PIU' ;)
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