PICCOLI UNTORI CRESCONO
Quando si manda un bimbo all'asilo, anzi no alla scuola per l'infanzia (oggi si chiama così), la paura più grande di ogni mamma è che si ammali. In realtà questa è la paura di ogni mamma in ogni occasione ma la scuola è una concentrazione di bambini moccolosi e naturalmente il contagio è inevitabile.
Già prima che effettui l'iscrizione alla scuola, incontrando amici che hanno bambini poco più grandi dei tuoi, verrai avvisata delle malattie. "Preparati che il bambino sarà sempre a casa con la febbre", "Povera te, quest'anno e il primo anno. Auguri", "Sei già stata in farmacia, in quella in centro c'è un'offerta sulla Tachipirina. Paghi 10 e prendi 20".
Poi naturalmente non potrà mancare la madre saggia, quella di tre o quattro figlio (e probabilmente no vax) che, senza che tu lo chieda, ti dirà che è sempre bene che si ammali così fa gli anticorpi, lei addirittura ha iscritto il figlio all'asilo a un mese per farlo ammalare prima.
Comunque a parte l'ironia, le malattie sono dietro l'angolo con la scuola ed io ero preparata all'idea ma quello che non sapevo è che potessero arrivare ad una settimana dall'inizio della scuola e che colpissero me (che in teoria gli anticorpi li dovrei aver fatti ai miei tempi).
E invece così è stato, venerdì abbiamo chiuso bene la prima settimana di scuola, sabato siamo stati con il papà a giocare tutto il giorno e ho sentito i primi starnuti, domenica il muco ha invaso casa e alle 14 via libera alla febbre. Durata complessiva due giorni di febbre, una notte insonne, tre giorni di starnuti, moccolo ancora presente e due giorni di assenza a scuola.
Martedì anch'io ho cominciato a sentirmi poco bene, tosse, starnuti, muco e mentre Francesco tornava mercoledì all'asilo, io avrei solo voluto prendermi un actigrip e morire nel letto. Non sono una persona con la soglia del dolore bassa ma la gola è indubbiamente il mio punto debole, gli anni di teatro l'hanno resa molto fragile e quindi ogni raffreddore a me prende la gola, con risultato che dopo una settimana devo andare di antibiotici.
E questo naturalmente è solo l'inizio.....
Quando in una famiglia nasce un bimbo, non arriva solo la gioia, la felicità, il sorriso ma arriva anche un untore di tutte le malattie possibili e immaginabili, e più cresce e più interagisce con altri untori e così ci ritroviamo noi genitori sempre malati, sempre strafatti di medicinali ma sempre tanto felici.
Già prima che effettui l'iscrizione alla scuola, incontrando amici che hanno bambini poco più grandi dei tuoi, verrai avvisata delle malattie. "Preparati che il bambino sarà sempre a casa con la febbre", "Povera te, quest'anno e il primo anno. Auguri", "Sei già stata in farmacia, in quella in centro c'è un'offerta sulla Tachipirina. Paghi 10 e prendi 20".
Poi naturalmente non potrà mancare la madre saggia, quella di tre o quattro figlio (e probabilmente no vax) che, senza che tu lo chieda, ti dirà che è sempre bene che si ammali così fa gli anticorpi, lei addirittura ha iscritto il figlio all'asilo a un mese per farlo ammalare prima.
Comunque a parte l'ironia, le malattie sono dietro l'angolo con la scuola ed io ero preparata all'idea ma quello che non sapevo è che potessero arrivare ad una settimana dall'inizio della scuola e che colpissero me (che in teoria gli anticorpi li dovrei aver fatti ai miei tempi).
E invece così è stato, venerdì abbiamo chiuso bene la prima settimana di scuola, sabato siamo stati con il papà a giocare tutto il giorno e ho sentito i primi starnuti, domenica il muco ha invaso casa e alle 14 via libera alla febbre. Durata complessiva due giorni di febbre, una notte insonne, tre giorni di starnuti, moccolo ancora presente e due giorni di assenza a scuola.
Martedì anch'io ho cominciato a sentirmi poco bene, tosse, starnuti, muco e mentre Francesco tornava mercoledì all'asilo, io avrei solo voluto prendermi un actigrip e morire nel letto. Non sono una persona con la soglia del dolore bassa ma la gola è indubbiamente il mio punto debole, gli anni di teatro l'hanno resa molto fragile e quindi ogni raffreddore a me prende la gola, con risultato che dopo una settimana devo andare di antibiotici.
E questo naturalmente è solo l'inizio.....
Quando in una famiglia nasce un bimbo, non arriva solo la gioia, la felicità, il sorriso ma arriva anche un untore di tutte le malattie possibili e immaginabili, e più cresce e più interagisce con altri untori e così ci ritroviamo noi genitori sempre malati, sempre strafatti di medicinali ma sempre tanto felici.
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