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COSA CAMBIEREI DELLA MIA MATERNITA'

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Sarà capitato anche a voi di fare qualche volta questo gioco, se tornassi indietro cosa cambierei di un dato evento o periodo. In questo lunedì, simil primaverile, io voglio farlo con voi questo gioco e lo faccio pensando al periodo della gravidanza e i primi mesi di mio figlio. Foto di Valentina Festa Perchè proprio di questo periodo? Perchè è un periodo importantissimo nella vita di una donna e perchè, un po' come tutte le mamme, ho la sensazione che avrei potuto godermelo di più e che avrei potuto gestirlo meglio. Allora iniziamo il gioco: Prima cosa che cambierei della maternità..avrei dovuto fare più foto, ne ho troppo poche con il pancione, ma mi vedevo talmente brutta che non ho voluto farmi fotografare, anche se il mio compagno diceva che gli sembravo bellissima. Quando vedo le ragazze sui social con i loro bellissimi pancioni, penso che ho perso l'occasione di avere quel ricordo e un po' me ne dispiace. Avrei dovuto preoccuparmi meno e dare meno import...

STORIA DELLA MIA ANSIA...

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Avevo 21 anni la prima volta che ho avuto un attacco di panico, mi ricordo esattamente il giorno, ero a Rimini, in una casa che nonostante avesse molti dei mobili della mia vecchia casa, io non sentivo mia, avevo finalmente una camera tutta mia da non dividere con mio fratello (come avevo fatto fino ad allora) ma neppure questo mi rendeva felice. Era estate, avevo un pantaloncino corto e una t-shirt troppo lunga, ero andata a trovare mia madre e mio fratello in quella che sarebbe diventata la mia casa futura, avevo caldo e stavo parlando con mia madre attraverso la tenda che divideva il disimpegno/ingresso dal cucinino. Facevamo un discorso che ormai facevamo da settimane, non avevo condiviso questa decisione di trasferirsi, non capivo come cambiare città potesse migliorare la vita sua e di mio fratello, capivo la sua volontà di non dividere ulteriormente la nostra famiglia, vista la recente separazione con mio padre, e potevo capire che avvicinarsi a Bologna (dove io sarei dovu...

ARMIAMOCI E PARTIAMO

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Ho pensato molto se scrivere o meno questo post, avevo in programma di parlare di altro con voi ma poi diciamo che il problema è venuto a me e io non ho potuto aggirarlo. Sapete che Francesco quest'anno ha iniziato la scuola, in realtà ha iniziato il ciclo di malattie visto che è più a casa con l'influenza che in classe, comunque in fase di iscrizione ho molto valuto la possibilità di fare un iscrizione a 40 ore settimanali o a 25 ore. La possibilità della mensa non mi ha mai affascianato più di tanto, lo ammetto. Non sono una madre schizzinosa, non sono contraria al mangiare tutti insieme o ai cibi nuovi, però ammetto che adoro l'idea della famiglia che si riunisce per il pranzo (naturalmente lì dove è possibile farlo), sarà antica, sarò un'illusa ma trovo sia quasi fiabesca l'immagine di una famiglia o parte di essa, che intorno al tavolo parla della sua mattinata. Tutto questo mi ha portato naturalmente a scegliere le 25 ore e avere Francesco a casa per...

PROPOSITI PER IL 2019....NON ABBIAMO BISOGNO DI NULLA

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Quando si chiude un anno solitamente si fa un resoconto delle cose realizzate e di quelle che ancora ci si aspetta di fare, e diciamocelo chiaramente non è mai un conto che si chiude pari. Non abbiamo mai fatto tutto ciò che avremmo voluto, ci sono sempre più cose che si vorrebbero realizzare e sembra che con la chiusura di un anno la percezione degli avvenimenti negativi sia sempre più spiccata rispetto alle cose positive. Ma è naturale, mi direte, aspirare al meglio, è positivo voler fare sempre di più e auspicabile desiderare che il proprio bimbo stia sempre bene......e avete ragione, è tutto normale ma utopistico. Perchè in fondo così male non c'è poi andata, siamo qui, abbiamo le nostre famiglie, siamo più o meno sani e abbiamo addirittura tempo per lamentarci e fare progetti. Io gli ultimi mesi del 2018 li ho odiati, lo ammetto, prima ho avuto a novembre il ricovero in ospedale per la mononucleosi di Francesco, poi muco e influenze con una cadenza di circa due settima...

CARO AMICO, BABBO NATALE

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Il Natale è il periodo più magico dell'anno, lo dicono tutti e quindi mi aggiungo anch'io al coro. Ma non per tutti è magico per lo stesso motivo, ci sono le persone cattoliche che amano la festività religiosa, la nascita di nostro signore; chi ama lo spirito natalizio, la bontà ritrovata; e infine chi ama Babbo Natale e i regali :P. Io devo dire che appartengo a questa ultima categoria, sono un'amante dell'uomo panciuto e vestito di rosso, lo amavo da piccola e ancora oggi voglio credere nel profondo del mio cuore che esista. Ero alle elementari quando la maestra mi disse che non esisteva e devo ammettere che il mondo mi è crollato addosso, ne ho sofferto molto ma soprattutto mi sono sentita tradita e non dai miei genitori ma da Babbo Natale. Ricordo precisamente quel giorno, tornai a casa triste, chiesi a mia mamma di venire in bagno con me e le chiesi se la maestra mi aveva detto la verità e lei purtroppo dovette ammettere che era vero ma mi disse anche che ...

IL PEDIATRA: UN PO' PSICOLOGO E UN PO' CONFIDENTE

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Oggi mentre ero in sala d'attesa del pediatra e parlavo con le mamme presenti, mi sono posta la domanda di quale siano le cose che mi abbiano spinto tre anni fa a scegliere un medico piuttosto che un altro per Francesco. Qualunque neo genitore sa che, usciti dall'ospedale con il nuovo componente della famiglia, entro una o due settimane si deve fare la fatidica scelta del medico per il piccolo. Tra i mille compiti che un genitore ha, registrazione, domande di bonus, attribuzione del codice fiscale del nascituro, riconoscimento del bambino da parte del padre (se non si è sposati), c'è anche la fatidica scelta del dottore che seguirà tuo figlio dalla nascita fino a circa ai 12 anni. Una scelta non semplice come si possa pensare, se volete anche una responsabilità. E così ti ritrovi a pensare a quali caratteristiche deve avere questa mitologica persona che deve curare tuo figlio all'occorenza.... Dovrà certamente essere dolce con i bimbi, saper gestire le tue ...

DIVENTARE MAMME E' UN PO' CAMBIARSI

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Avete letto bene, non ho sbagliato a digitare il titolo di questo post! Diventare madri è una rivoluzione e nessuno che l'abbia fatta lo può negare ma non è solo questo, non cambiamo noi, siamo sempre le stesse persone ma è come se ci mettessimo all'occorenza un altro abito e il modo migliore per dirlo è usare il termine CAMBIARSI. Tante in questi tre anni di vita di Francesco, ma forse anche prima, sono state le ragazze che ho conosciuto che diventando madri mi dicevano che alla fine non cambiava nulla, che la loro vita era la stessa ma più ricca, che era sufficente organizzarsi, che si poteva fare tutto ma soprattutto che diventare genitore non è annullarsi. Alcune cose sono vere, tutto si può fare, e avere un figlio non vuol dire trasformasi in un nuovo essere umano e lasciare il bozzolo per diventare farfalla ma amiche mie non ditemi che un cambiamento non avviene. Sono madre da tre anni e la mia vita è notevolmente rivoluzionata, nulla a che vedere con le mamme s...