UN PICCOLO OMETTO

Quando si diventa madri, chi come me lo ha sempre desiderato, scopre che non è solo una nuova esperienza senza precedenti, non è solo il momento più bello della vita ma è anche il momento in cui tutto cambia. Hai tra le braccia il tuo pargoletto e senti che nulla può andare male e non sai ancora che dovrai far fronte alle coliche, alle notti insonne, alle paure, alle poppate, alle cacche poco prima di uscire e crescendo, la situazione mica migliora, anzi peggiora.....capricci per il cibo, urla di dissenso, notti insonni (perchè quelle non finsicono mai), il passaggio nel lettino, gli incubi notturni, i capricci senza senso. Ma nonostante tutto questo, nonostante la stanchezza, nonostante il perenne pensiero CHI ME LO HA FATTO FARE, il nostro bimbo è il nostro amore più grande e tutti ci dicono che un giorno questi brutti ricordi saranno solo ricordi. 

Ma sarà vero? Ebbene si, amiche mie, è vero. Io e Chicco non siamo ancora fuori dal disastro e a quasi due anni dalla sua nascita devo dire che il mio bimbo sta diventando un ometto e la situazione sta notevolmente migliorando, mangia tutto, spesso dorme una notte intera nella sua culla e da circa 5 giorni si addormenta da solo senza che io mi metta accanto a lui, mangia senza problemi, sta imparando ad usare il vasino, mi aiuta a mettere a posto i giocattoli e i capricci riusciamo quasi sempre a gestirli.

Cresce e lo fa molto velocemente, e quando la notte lo guardo dormire mi rendo conto di quanto questi due anni siano volati, mi ricordo ancora il giorno che sono tornata dall'ospedale, mi ricordo la prima notte in cui lui piangeva senza sosta e io non sapevo cosa volesse, mi ricordo che in piena notte facevo su e giù seguendo mia madre che lo cullava e mi dicevo che il giorno dopo, quando mia mamma sarebbe andata via, io non ce l'avrei mai potuta fare. E invece siamo qui, le notti insonni le abbiamo fatte, lo svezzamento lo abbiamo superato, abbiamo pianto e riso tantissimo, abbiamo giocato insieme, viaggiato, imparato tanto e quando mi volto a guardarlo vedo un ometto che amo alla follia e che mi ha insegnato a diventare madre così come io gli ho insegnato a vivere.


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