Post

Visualizzazione dei post da 2018

CARO AMICO, BABBO NATALE

Immagine
Il Natale è il periodo più magico dell'anno, lo dicono tutti e quindi mi aggiungo anch'io al coro. Ma non per tutti è magico per lo stesso motivo, ci sono le persone cattoliche che amano la festività religiosa, la nascita di nostro signore; chi ama lo spirito natalizio, la bontà ritrovata; e infine chi ama Babbo Natale e i regali :P. Io devo dire che appartengo a questa ultima categoria, sono un'amante dell'uomo panciuto e vestito di rosso, lo amavo da piccola e ancora oggi voglio credere nel profondo del mio cuore che esista. Ero alle elementari quando la maestra mi disse che non esisteva e devo ammettere che il mondo mi è crollato addosso, ne ho sofferto molto ma soprattutto mi sono sentita tradita e non dai miei genitori ma da Babbo Natale. Ricordo precisamente quel giorno, tornai a casa triste, chiesi a mia mamma di venire in bagno con me e le chiesi se la maestra mi aveva detto la verità e lei purtroppo dovette ammettere che era vero ma mi disse anche che

IL PEDIATRA: UN PO' PSICOLOGO E UN PO' CONFIDENTE

Immagine
Oggi mentre ero in sala d'attesa del pediatra e parlavo con le mamme presenti, mi sono posta la domanda di quale siano le cose che mi abbiano spinto tre anni fa a scegliere un medico piuttosto che un altro per Francesco. Qualunque neo genitore sa che, usciti dall'ospedale con il nuovo componente della famiglia, entro una o due settimane si deve fare la fatidica scelta del medico per il piccolo. Tra i mille compiti che un genitore ha, registrazione, domande di bonus, attribuzione del codice fiscale del nascituro, riconoscimento del bambino da parte del padre (se non si è sposati), c'è anche la fatidica scelta del dottore che seguirà tuo figlio dalla nascita fino a circa ai 12 anni. Una scelta non semplice come si possa pensare, se volete anche una responsabilità. E così ti ritrovi a pensare a quali caratteristiche deve avere questa mitologica persona che deve curare tuo figlio all'occorenza.... Dovrà certamente essere dolce con i bimbi, saper gestire le tue

DIVENTARE MAMME E' UN PO' CAMBIARSI

Immagine
Avete letto bene, non ho sbagliato a digitare il titolo di questo post! Diventare madri è una rivoluzione e nessuno che l'abbia fatta lo può negare ma non è solo questo, non cambiamo noi, siamo sempre le stesse persone ma è come se ci mettessimo all'occorenza un altro abito e il modo migliore per dirlo è usare il termine CAMBIARSI. Tante in questi tre anni di vita di Francesco, ma forse anche prima, sono state le ragazze che ho conosciuto che diventando madri mi dicevano che alla fine non cambiava nulla, che la loro vita era la stessa ma più ricca, che era sufficente organizzarsi, che si poteva fare tutto ma soprattutto che diventare genitore non è annullarsi. Alcune cose sono vere, tutto si può fare, e avere un figlio non vuol dire trasformasi in un nuovo essere umano e lasciare il bozzolo per diventare farfalla ma amiche mie non ditemi che un cambiamento non avviene. Sono madre da tre anni e la mia vita è notevolmente rivoluzionata, nulla a che vedere con le mamme s

MAMME CONTRO LA MENINGITE

Immagine
" In dieci ore la meningite se l'è portata via e io non avevo strumenti per salvargli la vita. e oggi io vado a trovare mia figlia dove non dovrei....". Così è iniziato l'intervento di Amelia Vitiello, Presidente Comitato Nazionale contro la Meningite, e non nascondo che le lacrime sono uscite senza che io potessi controllarle, una madre che dieci anni fa ha perso una bimba di 18 mesi per una meningite fulminante, che racconta in maniera così accorata la storia e che ogni giorno la rivive per aiutare altri genitori a non far succedere più nulla di simile. La sede di questo evento "Mamme contro la meningite" è stata Roma, ospitati dalla Residenza Ripetta abbiamo assistito ad una conferenza esaustiva, non avevo dubbi che fosse così, ed emozionante, dove i genitori erano chiamati a partecipare e non ad essere spettatori passivo. La signora Vitiello ci ha raccontato come ha perso la sua bimba, Alessia, come questa sia una malattia subdola, come si s

AMARE I LIBRI

Immagine
Il dono più grande che la scuola mi ha fatto, è stato, senza ombra di dubbio, la capacità di leggere e scrivere. Scrivere ormai sapete che è una mia passione, il modo in cui contrasto le cose brutte che mi capitano, in cui combatto le mie ansie e il modo in cui faccio uscire una parte di me che molto spesso resta nascosta a tutti. Leggere invece è stato per me una rivelazione. Ricordo ancora il giorno in cui, dopo le svariate prove che si facevano all'asilo (oggi scuola dell'infanzia), ho cominciato a leggere in prima elementare, ricordo la mia maestra Edilia, ricordo i suoi capelli rossi chini accanto a me che con il ditino seguivo le parole sul libro di italiano. Pensate un po' posso addirittura dirvi la prima lettura che ho letto, riletto e riletto milioni di volte...era la storia di una lumachina che all'arrivo della pioggia dovette nascondersi per poi uscire quando questa finì. Ammettetelo mi state prendendo per una folle? Lo farei anch'io se sentis

L'IMPORTANZA DEGLI ZII

Immagine
Perchè i vostri figli adorano così tanto le loro zie? Ve lo siete mai chiesto? Io si, e non a caso me lo chiedo in questo momento, visto che tra circa un mese diventerò zia per la prima volta (non fraitendetemi sono già zia acquisita di tre splendidi gioielli ma non lo ero ancora direttamente).   francesco con mio fratello Quando mi sono fidanzata con mio marito, lui aveva già tre nipoti, Ginevra e Marco erano molto piccolini e quindi in effetti io li ho vissuti proprio come miei nipoti, mi ricordo ancora quando Ginevra camminava appena e da sola si è alzata dal gradino per prendere la palla che le avevo tirato. Luca invece era un po' più grandicello, della sua infanzia qualcosa ho perso e credo che anche lui ricordi i periodi che io e Mario non stavamo insieme. Sono tutti e tre miei nipoti e mi sento molto legata a loro, ma sapere che mio fratello Stefano e la sua compagna Lara aspettano una bimba mi ha fatto all'improvviso sentire diversa. All'improvviso mi

ETICHETTARE, IL LAVORO DI INIZIO ANNO SCOLASTICO DI OGNI MAMMA

Immagine
Il mio primo giorno di asilo (allora si chiamava ancora asilo, non scuola dell'infanzia), ricordo che a mia mamma fu richiesto, dalle maestre, di ricamare il mio nome sull'asciugamano e sul cambio d'abito che avrei tenuto a scuola in caso di incidenti, e scriverlo con pennarello indelebile su bicchiere, piattino e posate. Mia madre, bravissima a fare davvero tutto, non era molto pratica di ricamo ma scrisse il mio cognome e nome benissimo. Ricordo ancora l'asciugamano rosa con il mio nome scritto con il cotone verde, che quattro anni dopo passò a mio fratello cambiando solo il nome. A chi è molto giovane queste pratiche possono sembrare obsolete e forse lo sono, in fondo sto diventando vecchia, ma devo dire che le cose non sono cambiate molto...le maestre chiedono ancora ai genitori di srivere nome e cognome dei bambini su tutto ( ancora su più oggetti se si considera che oggi ci sono molte più necessità e attività rispetto agli anni 80). Quando Francesco

PANNOLINO NON TI TEMO

Immagine
Bello questo titolo, ho sempre pensato che il giorno che avrei tolto il pannolino avrei scritto un articolo che avesse questo titolo. Ma la realtà è che un po' di timore questo spannolinamento me lo ha messo, paura di non farcela, che fosse presto, che Francesco non ne fosse capace e che avremmo utilizzato i pannolini fino ai 18 anni. Parliamoci chiaro, lo spannolinamento è la cosa più difficile che io abbia fatto nella mia vita da mamma.Se a voi è andata meglio, non posso che essere contenta, e credo ci siano bimbi più predisposti ma Francesco nonostante fosse pronto, mi ha fatto penare. Il motivo per cui ho voluto lo stesso scrivere l'articolo e mantenere questo titolo, è che immagino ci siano tante mamme come me, che fanno fatica, che si arrendono (cosa che io non ho fatto) e che si sentono sole nel mondo delle mamme perfettine che in mezz'ora hanno eliminato il pannolino dalla loro vita. Il web in questo senso non aiuta, tutti articoli che ti spiegano come in

PICCOLI UNTORI CRESCONO

Immagine
Quando si manda un bimbo all'asilo, anzi no alla scuola per l'infanzia (oggi si chiama così), la paura più grande di ogni mamma è che si ammali. In realtà questa è la paura di ogni mamma in ogni occasione ma la scuola è una concentrazione di bambini moccolosi e naturalmente il contagio è inevitabile. Già prima che effettui l'iscrizione alla scuola, incontrando amici che hanno bambini poco più grandi dei tuoi, verrai avvisata delle malattie. "Preparati che il bambino sarà sempre a casa con la febbre", "Povera te, quest'anno e il primo anno. Auguri", "Sei già stata in farmacia, in quella in centro c'è un'offerta sulla Tachipirina. Paghi 10 e prendi 20". Poi naturalmente non potrà mancare la madre saggia, quella di tre o quattro figlio (e probabilmente no vax) che, senza che tu lo chieda, ti dirà che è sempre bene che si ammali così fa gli anticorpi, lei addirittura ha iscritto il figlio all'asilo a un mese per farlo ammal

GIOCHI EDUCATIVI E CREATIVI

Immagine
Il gioco lo sappiamo tutti quanto sia importante per i bambini e quanto a volte sia importante anche per noi adulti. Ma giocare vuol dire spesso non solo divertirsi ma anche imparare, fare esperienza e stimolare la fantasia. Non sono una di quelle mamme che categoricamente decidono i giochi che devono fare i propri figli, non faccio parte della categoria precisine per cui prima di prendere un gioco devi mettere il precedente in ordine (anche se a fine giornata comunque tutto dev'essere ordine), non sono neppure una mamma che non permette ai propri figli di aprire i giocattoli nuovi in attesa che i vecchi si rompano....e fidatevi appartenenti a queste categorie ne conosco tante... So quanto il gioco sia importante per Francesco e gli permetto di fare più o meno qualunque cosa, alcune cose le facciamo insieme come dipingere, altre le sperimenta da solo, non detto regole e gli permetto di usare tanto i giochi quando i rotoli di carta igenica, le pentole o i coperchi, nel mod